Con l’ordinanza del 21 maggio 2021, il Ministero della Salute ha pubblicato le Linee guida per le attività con bambini e ragazzi, inclusi i centri estivi.
Ci sono alcune novità da segnalare. La prima è l’assenza, diversamente dallo scorso anno, di un rapporto numerico prestabilito e fisso tra educatori/animatori e ragazzi e della rigida divisione per età.
“Il numero massimo di minori accolti – spiega il Ministero della Salute nella sezione 2.2 – deve tenere conto degli spazi e dell’area disponibile, delle raccomandazioni sul distanziamento fisico, nonché del numero di persone presenti nella stanza, del tipo di attività svolta e della durata della permanenza quando le attività si svolgono in spazi chiusi“.
“In considerazione della necessità di garantire il distanziamento interpersonale di almeno un metro e l’utilizzo dei dispositivi di protezione individuale, così come previsto dalla normativa vigente, è fondamentale – sottolinea il Ministero – l’organizzazione in gruppi e l’organizzazione di una pluralità di diversi spazi o aree per lo svolgimento delle attività programmate. Il rapporto numerico fra operatori, educatori e animatori, e minori accolti, deve essere definito al fine di rispettare le vigenti disposizioni in materia di distanziamento fisico e sicurezza”.
Prevista anche la figura del referente per Covid-19: “Il gestore deve individuare un referente per COVID-19 all’interno della propria struttura che sovraintenda il rispetto delle disposizioni previste nelle presenti linee guida, a supporto del gestore stesso durante le attività”.
Le linee guida del Ministero accennano anche alla presenza dei volontari. “È consentita – si legge nel testo – la possibilità di coinvolgimento di operatori, educatori e animatori, anche volontari, opportunamente informati e formati sui temi della prevenzione di COVID-19, nonché per gli aspetti di utilizzo dei dispositivi di protezione individuale e delle misure di igiene e pulizia”.
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