‘Segni dei tempi’, il mensile della diocesi di Cerignola-Ascoli Satriano, ha raccontato nel numero di marzo 2021 il progetto “Artigiani di legalità” (leggi qui i dettagli del progetto).
Riportiamo l’articolo Un atelier di valori e condivisione di Rosanna Mastroserio.
La Quaresima è per i cristiani un tempo di digiuno, preghiera, conversione. Questi quaranta giorni che ci preparano alla Pasqua non vanno però vissuti in maniera statica, isolata. Ce lo ricorda il vescovo Luigi Renna nel suo Messaggio per la Quaresima e la Pasqua: “Con il Rito delle Ceneri inizia un tempo che ci fa rientrare in noi stessi e sentire più forte il richiamo dell’amore di Dio, che ci invita a ritornare sulla sua strada di salvezza che costantemente possiamo smarrire”. È, dunque, un tempo per camminare, per vivere in modo rinnovato la nostra quotidianità e la nostra fede. Per questa ragione, anche quest’anno l’Ufficio di Pastorale Giovanile ha messo in campo nuove progettualità per offrire ai più giovani strumenti di riflessione e rinnovamento.
Tra i vari appuntamenti, spicca il Progetto “Artigiani di legalità”, avviato il 26 gennaio scorso con la presenza del Vescovo, giunto al suo terzo incontro. “Si tratta di un percorso sociale e culturale, finanziato nell’ambito del Protocollo di Intesa tra Regione Puglia e Regione Ecclesiastica Pugliese, che vuole scommettere sui giovani, fare loro posto e non limitarsi a ‘dare loro un posto’. Renderli così non destinatari passivi di progetti studiati a tavolino, ma protagonisti della vita sociale e politica della nostra diocesi”, spiegano il dott. Giovanni Papagni e la dott.ssa Mariella Zagaria, referenti dell’equipe pedagogica ed educativa. Il progetto si articola in incontri formativi tenuti in diretta streaming sui canali social dell’Ufficio di Pastorale Giovanile e Vocazionale, destinati ai ragazzi della diocesi dai 14 ai 19 anni, e suddivisi per argomento in cinque atelier.
“Siamo infatti convinti – spiegano Zagaria e Papagni – che la legalità sia un valore multidimensionale, culturalmente ed educativamente parlando, perciò abbiamo scelto di suddividere gli incontri formativi in atelier, luoghi in cui ogni buon sarto confeziona un abito accuratamente cucito per ciascuno”.
Si sono già tenuti gli incontri dell’Atelier della bellezza, con la partecipazione di don Giuseppe Ciarciello, in cui i ragazzi hanno imparato a saper ambire, desiderare e sognare. L’incontro del 26 febbraio scorso, invece, è stato dedicato alla cultura, strumento per riemergere da una situazione di passività sociale e culturale, con la guida di don Fabio Dalessandro SdB, direttore dell’Ufficio Diocesano di Pastorale Giovanile. Seguiranno, fino al mese di maggio, gli appuntamenti dell’atelier letterario (incentrato sul protagonismo sociale, partendo dalle pagine dei libri), dell’atelier artistico (dedicato alla legalità che valorizza e custodisce il patrimonio cittadino) e dell’atelier etico. Non mancheranno, inoltre, spunti di riflessione sulle tematiche ambientali, in una prospettiva di responsabilità individuale. I responsabili dell’equipe educativa, infatti, ricordano che “l’ambiente è un bene prezioso, perciò il percorso proposto può costituire un’occasione per far riflettere sul principio che ciò che è di tutti, è di ciascuno: la difesa, la cura e il decoro dei luoghi in cui si vive e si opera, sono azioni che creano un legame con l’ambiente circostante, che porta a difendere e migliorare gli spazi”.
Il progetto Artigiani di legalità è, quindi, un cammino formativo in cui i giovani possono riscoprire di essere parte di qualcosa di più grande: una comunità sociale e una comunità cristiana.